Non è certo con l'avvento del Rock che il principe delle tenebre sale alla ribalta nel mondo delle sette note: una certa fascinazione, se non l'odierna "simpatia per il diavolo," il vecchio demonio l'ha sempre esercitata sull'immaginazione popolare. Non esclusa l'espressione musicale delle cui radici, nell'Ottocento intrecciandosi all'arte del periodo, si occupa il saggio curato da Marco Capra per Marsilio.
Il diavolo all'opera. Aspetti del diabolico nella musica e nella cultura del XIX secolo nasce dalla considerazione che l'elemento diabolico riveste un ruolo particolare nella cultura musicale europea soprattutto ottocentesca. Un ruolo che la personificazione del male e le sue manifestazioni esercitano nel teatro musicale (in primo luogo, ma non solo, attraverso le opere ispirate al mito Faust), per poi invadere trionfalmente il dominio della musica strumentale, i cui protagonisti sono rimasti nell'immaginario collettivo grazie alla loro abilità per l'appunto "diabolica".
Nell'impossibilità di esaurire nello spazio di un volume una materia tanto vasta e ramificata, si è preferito dare un saggio della sua straordinaria rilevanza nel nostro contesto culturale approfondendo solo singoli aspetti significativi e stabilendo numerosi collegamenti con altre discipline, dalla letteratura alla iconografia.
Il diavolo all'opera
Aspetti del diabolico nella musica e nella cultura del XIX secolo
a cura di Marco Capra
Marsilio, 2009
brossura, illustrato, 176 pagine, Euro 22,00
ISBN 9788831796620
sabato 11 luglio 2009
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