venerdì 23 ottobre 2009

Fantastico italiano nei classici BUR

Fantastico italiano BUR copertinaPer buona parte del secolo scorso ci hanno (quasi) convinti che una tradizione letteraria fantastica non ci fosse, in Italia, al di là dell'occasionale imitazione dei modelli romantici stranieri ottocenteschi, o di quelli successivi dell'editoria popolare americana... Salvo scoprire che il fantastico continuava tutto sommato ad affiorare da pubblicazioni d'ogni tipo, sino all'anteguerra, e non soltanto fra gli scapigliati o gli scrittori veristi in vena di saltuaria evasione dal reale.

Dello sviluppo della pur fitta produzione di matrice fantastica in Italia, fra la seconda metà del XIX e la prima del XX secolo, si occupa l'antologia Fantastico italiano, selezionata da Costanza Melani per la collana dei classici moderni della BUR, da breve in libreria per Rizzoli.

La raccolta si articola in quattro sezioni tematiche, accompagnate da brevi premesse che analizzano le caratteristiche dei racconti e degli autori presentati, dalla Scapigliatura di Tarchetti e dei fratelli Boito fino al Novecento di Papini, Gozzano, Savinio e Pirandello, passando per Capuana e Verga. Talora con racconti ormai classici e ben noti, specie agli appassionati, ma con ampio intervento critico della curatrice a introdurre genesi e peculiarità di questo genere indefinibile quanto affascinante.

Fantastico italiano
a cura di Costanza Melani
collana BUR Classici Moderni, Rizzoli, 2009
brossura, 656 pagine, Euro 16,00
ISBN 9788817034449

Questo l'indice dei contenuti del volume:
Introduzione. Nel regno di Dracula e Alice: i mille mondi della letteratura fantastica – Costanza Melani
"Il risarcimento della Bohéme italiana"
L'alfier nero (1867); Il pugno chiuso (1870) – Arrigo Boito
La canzone di Weber (1868) – Luigi Gualdo
Un osso di morto (1869); Lorenzo Alviati (1869) – Igino Ugo Tarchetti
Un corpo (1870); Macchia grigia (1877) – Camillo Boito
"Reale, ergo fantastico"
Un caso di sonnambulismo (1883); Forze occulte (1902); Un vampiro (1907) – Luigi Capuana
Le storie del castello di Trezza (1875) – Giovanni Verga
Ida (1880-1886); Le due mogli (1886) – Federigo Verdinois
La fine di Barth (1889) – Salvatore Di Giacomo
Lo specifico del dottor Menghi (1904) – Italo Svevo
"Nero, sempre più nero"
Il conte Ornano (1876) – Arturo Graf
La locanda dell’Orso (1878) – Luigia Emanuel Saredo
Dame Isabeu (1886); Telepatia (1893); Due spaventi (1910) – Edoardo Calandra
Confessione postuma (1897) – Remigio Zena
Il vampiro (1904) – Giuseppe Tonsi
"Malinconicamente, ironicamente fantastico"
Due immagini in una vasca (1906) – Giovanni Papini
Un sogno (1911) – Guido Gozzano
Parole di un morto (1916) – Federigo Tozzi
Soffio (1931); Il chiodo (1936); Effetti di un sogno interrotto (1936) – Luigi Pirandello
Casa "La Vita" (1943) – Alberto Savinio

3 commenti:

  1. grazie per la preziosissima segnalazione!

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  2. Grazie a te che ci segui!

    Una delle tante differenze fra l'editoria italiana e quella in lingua inglese: in USA e nel Regno Unito spesso viene fornito in anticipo il sommario dei contenuti per le nuove antologie e raccolte pubblicate, così uno può vedere in rete -- anche sui siti librari -- che cosa c'è nel contenitore proposto. E decidere se ordinarlo o acquistarlo.
    Qui da noi è invece un'assoluta rarità: nella quasi totalità dei casi devi andare a sfogliarti il volume in libreria per accorgerti che c'è la cosa interessante che cercavi, oppure (e non avviene troppo di rado) che un'antologia di genere ti propone/propina sempre gli stessi racconti stranieri in traduzione con un titolo ogni volta differente.

    Se e quando possibile, ci piacerebbe continuare a integrare queste informazioni librarie con una sbirciata ai loro contenuti.

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