Richard Kelly si trova in un momento molto importante della sua carriera: l'esito commerciale di The Box, appena uscito negli Stati Uniti, determinerà se Kelly sia in grado o meno di confermarsi autore di rilievo.
Dopo il deludente (per pubblico e critica) Southland Tales, Kelly rischia di essere relegato nella categoria degli "one hit wonder" ed essere ricordato per sempre esclusivamente per il suo Donnie Darko.
Il regista comunque non sembra intenzionato a perderci il sonno ed è già al lavoro su una sceneggiatura (giunta già, a suo dire, all'ottava stesura) per il suo prossimo film, un thriller ambientato a New York nel 2014 che farà massiccio impiego sia di 3-D che di CGI.
L'effetto Avatar comincia a farsi sentire ovunque ben prima che l'opera di James Cameron impatti su grande schermo, non resta che sperare che spinga autori e case di produzione verso scelte di qualità e non produca un'immane onda di lungometraggi girati in 3-D esclusivamente per recupareare qualche soldo in più al botteghino.
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