Ash Tree Press ha pubblicato da ormai qualche mese in edizione limitata e numerata Pieces of Midnight, una raccolta di racconti di Gary McMahon.
Autore inglese che si è fatto recentemente notare nella nuova ondata di scrittori del macabro del Regno Unito, McMahon è a suo agio sia in un setting urbano quando tratta di orrori più o meno quotidiani che possono nascondersi nel banale ufficio sia quando si avventura in territori rurali così cari alla tradizione britannica.
Diciassette racconti in grado di riconciliarvi con la migliore tradizione di certa short fiction inglese riconducibile al maestro Ramsey Campbell.
Contenuti della raccolta:
Introduction by Steve Duffy;
Black Glass; The Knocking; All the Lonely Places; Brutal Spirits; My Grandfather's Ghosts; The Sand King; Slap; Before She Leaves; My Autumn Hands; A Shade of Yellow; Loving Angels; Brokenback Isle; Meg o' Green Weeds; Road Flowers; Paint it Black; A Rustle of Paper; Safety Dance.
Sources/Story Notes.
Pagina web Ash Tree Press
Pieces of Midnight
Gary McMahon
Ash Tree Press, 2010
copertina rigida, XII+195 pagine, $49.00
ISBN 9781553101161
lunedì 26 aprile 2010
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Ash-Tree Press è un nome noto a chi ama un certo tipo di letteratura soprannaturale ( mi riferisco alla ghost story, classica e moderna ), e già questo dovrebbe essere una garanzia. Se aggiungi che è segnalato da Elvezio, e che salta fuori il nome di Ramsey Campbell...be', ce n'è abbastanza per farlo entrare nella lista dei desiderata.
RispondiEliminaTanto più che, con l'aria che tira da qualche anno, vederne una traduzione italiana mi sembra piuttosto improbabile.
Ho letto solo alcuni suoi racconti, non vorrei quindi darti consigli errati.
RispondiEliminaE purtroppo questi piccoli editori hanno sempre prezzi molto alti, spiace notare...
No, non preoccuparti, Elvezio...a parte il fatto che del tuo giudizio mi fido, entra poi in gioco anche il cosiddetto 'fiuto', e qui mi pare di fiutare qualcosa di interessante ;)
RispondiEliminaIl prezzo è sempre il tasto dolente, ahinoi, specialmente in questo campo. Non so se ciò dipenda dal fatto che il sottogenere conta meno appassionati di altri, o se dal fatto che gli editori pensano ne conti meno e debba vendere meno ( e quindi a più caro prezzo ).
A scorrere forum, blog eccetera sembrerebbe vera la prima ipotesi ( il sottogenere non piace ), ma questo potrebbe essere il semplice effetto della seconda ipotesi ( gli editori, specialmente i maggiori, non lo propongono ).
Non lo so. E' un mondo, quello editoriale, di cui non conosco neppure l'abc.
Basse tirature, e parliamo di 300-400 copie al massimo persino negli States quando una small press lancia un titolo d'autore o più appetibile, hanno sempre costi altissimi di stampa. Di qui non si scappa, anche in quei casi in cui l'editore sopravvaluta il prezzo per guadagnarci, o pagare illustratori e autore o recuperare i costi di giacenza per libri che potrebbero impiegare anni e anni a esaurire la tiratura, con distribuzione quasi nulla. Non c'è confronto con la grande editoria, si parte con un handicap pesantissimo, che poi ci si speculi o meno.
RispondiEliminaNon credo che ci siano intenti speculativi all'origine di questo tipo di editoria, se non altro per realismo. Preferisco pensare che ciò che spinge a prendersi la briga di editare o rieditare certe opere sia la passione ; e il desiderio di farle conoscere, queste opere, di renderle disponibili, di sottrarle all'oblìo. Questo mi piace credere.
RispondiEliminaL"ahinoi" però rimane, dovuto a nient'altro che al mio sacculus plenus aranearum.