giovedì 27 maggio 2010

Zampaglione: brutte ombre su Shadow

Anche Shadow di Federico Zampaglione cade vittima di certe politiche distributive/distruttive italiane che, nel corso degli anni, hanno penalizzato tantissimo horror mondiale.
Ecco quindi che dopo un iniziale decimo posto nella classifica degli incassi, con poco più di 200.000 euro, Shadow è scomparso, nella seconda settimana, dalla top ten.

Statisticamente, secondo un controllo dati degli ultimi anni, è difficile che una pellicola che esordisce al decimo posto riesca nella settimana seguente, con l'aggiunta di nuovi concorrenti e con la permanenza di titoli vecchi molto forti, a migliorare la sua posizione, ma la cosa davvero, davvero brutta è che non sapremo mai se Shadow avrebbe potuto, grazie al passaparola, far parte di quel ristretto club di pellicole indipendenti che riesce a scalare lentamente la top ten, e segnali positivi erano presenti nei primi giorni, era lecito sperare per il meglio.
Così non è accaduto.
Questo perché purtroppo Shadow non ha potuto gareggiare alla pari.
Fatto che, ahinoi, ogni horror fan conosce ormai bene da molti anni.

Ecco le parole del regista, come riportato dall'Ansa e da alcuni siti:

"Shadow ha esordito subito nella top ten, poi era in salita, nel week end dopo ci arriva la notizia che 80 sale erano confermate.
A un certo punto però i dati degli incassi non arrivano più. Verifichiamo gli orari della programmazione e scopriamo che nel secondo weekend, a film americani come Robin Hood viene dato il 90% delle sale e a noi resta un solo spettacolo a mezzanotte e cinquanta''.

''Abbiamo chiesto chiarimenti , ci hanno risposto 'o così, o andate tutti a casa. Ci sono gli americani, i grandi titoli, il piccolo film indipendente abbassi la testa'.
Non do' la colpa agli esercenti, è normale che il blockbuster made in Usa venda più biglietti. La responsabilità è di chi gestisce la cultura in Italia.
Dovrebbero garantire una zona franca per il prodotto italiano, anche indipendente, come in Francia. Qui non c'è nessuna regolamentazione''.

''Qui in Italia il film era riuscito ad avere una buona visibilità e buone critiche. Ma c'è un'assoluta mancanza di considerazione e di rispetto E questo non può che portare indietro il livello culturale del Paese''.


Purtroppo il caso di Zampaglione è solo l'ultimo di una lunghissima lista che annovera anche vittime molto celebri (per esempio Bug di William Friedkin): sono migliaia le pellicole horror straniere che non riescono ad arrivare nelle sale italiane, figurarsi rimanerci per alcune settimane, e ogni volta non possiamo far altro che rammaricarci per certe logiche e certi meccanismi.
E spesso si tratta di film dall'indubbio spessore artistico.
Fa benissimo Zampaglione a lamentarsi e strepitare.

Per fortuna, come accaduto molto spesso con altri titoli, c'è una grande rivincita che, siamo convinti, Shadow riuscirà a prendersi, ed è quella del mercato home video: lì conterà solo la voce dei fan e il regista riuscirà a riguadagnare gran parte di quanto perso (non solo economicamente) in questa brutta, brutta vicenda.

Una domanda ai lettori: nella vostra città (o dintorni) hanno proiettato Shadow? Se sì con quali modalità/orari?

5 commenti:

  1. A Roma al momento è presente in solo 4 sale.
    Final destination 3d l'ha praticamente oscurato, insieme ad altri titoli.
    Pur amando il genere, dopo aver letto qualcosa in rete credo che opterò per una visione postuma.

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  2. sinceramente dalle mie parti a Firenze lo davano alle 23 50, ho provato a portarci la mia tipa ma mi ha risposto picche, alla fine abbiamo visto Robin Hood che era tra l'altro un pappone senza fine.

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  3. beato te antony al pathe' di torino c'era solo a 0.50... manco i vampiri ah ah ah cmq sono certo che tra dvd e vendite estere si riveli in ogni caso un buon affare besos

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  4. Al multisala in provincia di cagliari è ancora in programmazione, con due spettacoli serali... il problema piuttosto sta nel fatto che il film non è tutto 'sto granchè e il passaparola anzichè incrementare le vendite avrebbe potuto anche farle crollare drasticamente...

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  5. a Milano era fuori nell'unica sala in cui ormai da anni escono i film di genere (ossia l'UCI) ed aveva 4 spettacoli quotidiani.

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