Niente più feste di Halloween a Pluckley, un villaggio inglese del distretto di Ashford, nel Kent, reso noto da una serie TV britannica girata qui nei primi anni 90, ma soprattutto dalla sua reputazione di "villaggio più stregato d'Inghilterra", per la dozzina abbondante di fantasmi che, secondo tradizione, ne infestano ancora i luoghi storici e i dintorni.
Si va dallo spettro del brigante di strada Robert Du Bois a quelli di un mugnaio nel proprio mulino, di una zingara bruciata nel sonno e di un uomo che grida travolto da un muro di mattoni. E ancora, gli spiriti impiccati di un maestro di scuola e un colonnello, quelli della Dama di Rose Court, avvelenatasi per amore, e di un monaco che poteva esserne l'amante. Poi la giovane Dama Bianca di Dering, sepolta dentro sette casse più un sarcofago, e una Dama Rossa appartenente alla stessa antica famiglia. Ma c'è anche una carrozza fantasma, oltre a un intero "Bosco Urlante" appena fuori del paese, animato – pare – dai richiami di anime perdute. Persino il Black Horse, il pub del posto, vanterebbe la visita dei poltergeist.
Il turismo certo ne ha tratto beneficio, ma gli abitanti si dicono piuttosto stufi d'essere invasi, il 31 ottobre di ogni anno, da centinaia di festaioli cacciatori di fantasmi che causano problemi al traffico e finiscono per l'eccedere in schiamazzi, fino a scatenarsi in vandalismi. Allarmati dal caos delle più recenti vigilie di Ognissanti, i membri del comitato parrocchiale hanno quindi deciso di porre al bando per Halloween qualunque pubblico intrattenimento, rivolgendosi alla polizia per controllare il flusso dei visitatori. Niente più "ghost tour", niente più feste né chioschi o fiere... Ai residenti è addirittura consigliato di chiudere porte e cancelli a chiave, tenendo accese le luci esterne in via precauzionale fino alle due di notte.
"Di fatto," dice il segretario locale Jackie Grebby, "c'è pochissimo da fare a Pluckley, salvo concedersi una bevuta in santa pace. La gente è più che benvenuta se vuol venire solo a prendersi tranquillamente un drink".
Fantasmi o alcoolici, restiamo sempre e comunque fra gli "spiriti"...
(Fonte: Daily Telegraph)
Be', un po' li capisco. Negli ultimi anni Halloween si è trasformato, da festa principalmente - anche se non solo - per bambini ( chi non ricorda i tormenti di Linus col Grande Cocomero ? ), che aveva una sua poesia, nell'ennesimo pretesto per fare cagnara.
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