
Nel giorno del suo primo compleanno lo splatterpostino chiude l'ufficio postale.
Troppi i chilometri da macinare a piedi ogni giorno per raggiungere pochissime caselle molto distanti fra loro, senza nemmeno la sicurezza dello stipendio a fine mese.
Quando, un anno fa, iniziai l'avventura Splattergramma l'obbiettivo era chiaro e dichiarato: cercare di fornire una panoramica a 360 gradi di tutto quello che avviene in campo horror, offrendo una serie di notizie brevi che andassero a pescare nei settori più disparati e in tutti i Paesi del mondo.
Nessun parere critico, nessun giudizio, solo dati e fatti.
Mi sembrava mancasse, nel panorama italiano, un luogo che, oltre a proporre comunicati sui soliti quattro blockbuster e sui pochi libri che escono qui in Italia, si occupasse anche di altre scene, cercasse di parlare di arte, fumetti, musica, giochi, merchandise, saggistica e, ogni tanto, di qualche notizia grottesca concernente la cronaca nera.
Un anno dopo, con più di 2.150 post (esatto, 2.150 post in 365 giorni, fate voi i conti...) sulle spalle, una lista di Paesi, autori, situazioni, media, case editrici che NESSUN altro sito italiano può vantare, il bilancio, per me, è negativo in un modo imprevisto e inaccettabile.
Ingressi scarsi, commenti quasi nulli (e quando presenti, la metà sono di critica verso qualche errore spesso di poco conto e l'altra metà divisa fra i protagonisti italiani del post in questione e i soliti noti e fedeli), scarsissimo feeback all'interno della blogosfera: in un blog personale non terrei più di tanto conto di questi dati ma in una sorta di ANSA horror trovo impossibile e irresponsabile ignorare i "dati d'ascolto".
E siccome abbiamo sempre agito in perfetta trasparenza, eccoveli, i dati:
Pagine viste
2009
GIUGNO 3.941
LUGLIO 11.621
AGOSTO 6.680
SETTEMBRE 10.893
OTTOBRE 17.329
NOVEMBRE 16.535
DICEMBRE 13.090
2010
GENNAIO 12.259
FEBBRAIO 10.521
MARZO 9.923
APRILE 11.941
MAGGIO 9.758
La sensazione è che a nessuno freghi nulla e che gli ambiti si stiano sempre più specializzando e impermeabilizzando.
Allo spettatore di True Blood non importa nulla dei fumetti d Mike Mignola, chi legge Ligotti evita i film splatter come la peste, chi segue Rob Zombie ignora Twilight e così via...
Ritengo di aver fallito su tutta la linea e sotto ogni punto di vista, concettualmente e per quanto riguarda la mera esecuzione.
La mia idea iniziale era quella di generare abbastanza ingressi da poter, in seguito, garantire un certo livello di introito pubblicitario che potesse, sia economicamente che attraverso la fornitura di materiale gratuito (dvd, libri, merchandise, anteprime stampa) fornire un qualche tipo di piccola retribuzione ai miei collaboratori, spesso (come me) costretti a parlare di prodotti e opere ben sotto il livello della sufficienza.
Così non è avvenuto e per natura non sono portato a cercare responsabili esterni: lo sbaglio e le incapacità sono soltanto miei.
Le cifre di ingresso, durante un intero anno, parlano purtroppo chiaro.
Quando una rivista o un giornale non vende di solito o chiude o procede a operare qualche cambio redazionale.
Ritenendomi responsabile, alcuni giorni fa ho comunicato ai miei collaboratori l'intenzione di farmi da parte, lasciando eventualmente a loro la conduzione di Splattergramma.
Purtroppo (ma giustamente, vista la fatica e l'impegno richiesti) nessuno degli altri 4/5 del sito si è dichiarato disposto a continuare ed è decisione che appoggio e approvo: trovo folle tenere in vita dei progetti in perdita.
Splattergramma quindi chiude le trasmissioni oggi.
Rimane il ricordo di uno splendido viaggio, che mi ha fatto conoscere persone magnifiche e mi ha fatto scoprire nuove realtà.
Rifarei tutto e non ho rimpianti, sarei ancora adesso il primo lettore di un sito di questo tipo, ma non posso ignorare che quel che piace e a me piace ben poco agli altri.
Ringrazio sia i pilastri che hanno retto le fondamenta di questo ufficio postale (Andrea, Lorenzo, Simone, Valentino, tutti disposti ad andare avanti ancora a lungo senza paga e senza lettori: siete magnifici) sia i pochi fedeli di queste pagine, lettori che è impossibile ricordare uno a uno (voglio però menzionare Galerius, davvero encomiabile) e che hanno creduto nel progetto.
Evidentemente il lettore italiano vuole altro e io non sono stato capace di individuare e offrire questo "altro": lascio ai vari portali di settore il compito e la soddisfazione di fornire quotidianamente questo "altro", i dati d'ingresso sono dalla loro parte e riconosco la sconfitta, il modello vincente è il loro e a loro dovrete affidarvi per capire quel che succede quotidianamente nel settore.
Non nascondo la delusione, non vedo perché dovrei: speravo in risultati migliori e i vari plausi e riconoscimenti ottenuti, persino da giornalisti di quotidiani come La Repubblica, non bastano a cancellare la sensazione di aver fallito, non sono bravo a raccontarmela.
Ognuno di noi cinque continuerà per le proprie strade, spesso su progetti comuni, altrettanto spesso a bordo di navi private. La frequentazione decennale della scena mi ha insegnato che prima o poi ci incontreremo di nuovo in varie situazioni, quindi non è certo un addio.
Quindi, a tutti voi, arrivederci e grazie per tutto il pesce (abissale o mutante, putrefatto o lovecraftiano).
Stay Horror!